domenica 4 marzo 2012

Cambogia: passaggio di consegne del Centro Chirurgico di Battambang

Il 29 febbraio 2012, Emergency ha effettuato il passaggio di consegne del Centro chirurgico di Battambang al ministero della Sanità cambogiano.



Era il 1997 quando Emergency arrivò a Battambang per offrire cure alle vittime delle mine antiuomo.
Con 8 milioni di mine disseminate nel terreno la Cambogia era uno dei Paesi più infestati al mondo, e quello di Battambang uno dei distretti più minati.
Le autorità locali ci misero a disposizione un terreno di circa un ettaro, dove costruire un ospedale specializzato e gratuito in un Paese dove la sanità pubblica di fatto non esisteva.
La classe medica era stata sterminata durante il regime di Pol Pot, qualcuno era riuscito a fuggire nei paesi vicini o in Europa, i pochi superstiti lavoravano in strutture private molto costose e del tutto inefficaci.
Dopo circa un anno aprivamo l'ospedale di Battambang: oltre 2.000 metri quadri tra Pronto soccorso, ambulatorio, 3 sale operatorie, 3 corsie per un totale di 106 posti letto, terapia intensiva, fisioterapia, laboratori e banca del sangue, radiologia, farmacia, uffici e locali di servizio, e una scuola per i pazienti più piccoli.



Uno dei principali impegni dello staff internazionale è stato da subito la formazione dello staff locale, per trasferire conoscenze mediche e infermieristiche, ma anche tecniche, organizzative, gestionali e amministrative. L'attività formativa si è rivolta anche all'esterno, con l'organizzazione di stage di formazione mirati per fisioterapisti, per infermieri e per chirurghi specializzandi dell'università di Phnom Penh.
A mano a mano che le responsabilità venivano assunte dallo staff locale, lo staff internazionale riduceva gradualmente la propria presenza sul posto: negli ultimi due anni, è stata necessaria solamente la presenza di un chirurgo, un infermiere e un logista/amministratore internazionali.
Il Centro è diventato subito il punto di riferimento di tutta la zona per le emergenze chirurgiche e la cura dei feriti delle mine antiuomo. Con il tempo ha poi ampliato le attività alla chirurgia plastica e ricostruttiva e alla traumatologia: come in tutti i Paesi in via di sviluppo, anche in Cambogia gli incidenti stradali erano diventati la nuova emergenza.
Lavoravamo per dare risposte alle nuove necessità che si manifestavano, investendo risorse per formare il personale nei nuovi ambiti di intervento e dotare il Centro di attrezzature adeguate.
In 14 anni, oltre 140 mila persone hanno trovato nell'ospedale di Battambang cure gratuite ed efficaci.
Il passaggio di consegne
In questi anni abbiamo visto la Cambogia trasformarsi da Paese stremato dalla guerra in un Paese in pieno sviluppo. Le condizioni di vita si sono innalzate, il sistema universitario ha iniziato a formare nuove competenze, gli aiuti internazionali sono aumentati, sono state aperte su tutto il territorio nuove strutture sanitarie pubbliche e private.
A fronte di questa situazione, e in considerazione dei risultati raggiunti dall'ospedale in termini di autonomia operativa, due anni fa abbiamo chiesto alle autorità locali un sostegno concreto nella gestione dell'ospedale.
Il nostro era di fatto l'unico centro specializzato in traumatologia in una provincia abitata da un milione di persone. Abbiamo chiesto che ci venisse riconosciuto quel ruolo, accordandoci risorse economiche e la possibilità di ricevere dal ministero della Sanità chirurghi o specializzandi in chirurgia che avremmo formato con un training specialistico di 3 anni nella gestione del trauma.
La risposta del ministero della Sanità è stata negativa su tutti fronti: pur avendo sempre riconosciuto il valore e l'importanza del lavoro di Emergency, il governo non intendeva sostenere l'attività del Centro chirurgico, indicando nel Provincial hospital - l'ospedale pubblico locale - il centro di riferimento per il trattamento del trauma.
Conoscendo il livello dell'ospedale provinciale, ci siamo messi a disposizione per la formazione dello staff chirurgico, ma la nostra disponibilità non è stata presa in considerazione.
Dopo due anni di richieste rigettate, non vogliamo continuare a gestire l'ospedale senza poter contare sulla collaborazione delle autorità cambogiane. E non possiamo farlo: non sarebbe un uso sensato delle risorse che ci vengono affidate dai donatori e che, in questo momento, potrebbero essere impiegate altrove, dove i bisogni sono analoghi, se non maggiori, e la risposta delle autorità locali ci fa sperare in una volontà di continuità nel lungo periodo.
Nei mesi passati siamo stati contattati da una Fondazione giapponese che aveva saputo della nostra intenzione di lasciare l'ospedale di Battambang alle autorità cambogiane e ha dimostrato interesse a subentrare nella sua gestione.
Dopo averne discusso insieme, coinvolgendo il mistero della Sanità cambogiano, si è deciso che dal 1 marzo la Fondazione Handa subentrerà a Emergency nella gestione del Centro chirurgico, un processo che accompagneremo nei prossimi mesi.
Il Centro non avrà più il nostro logo sulla facciata, ma i suoi cancelli continueranno a essere aperti a chi ne avrà bisogno. E i pazienti continueranno ad essere curati dal personale medico infermieristico e tecnico che Emergency ha addestrato per molti anni.
Affidare ad altri un ospedale che Emergency ha creato dal nulla, con grande impegno e sacrificio, ha sempre un sapore amaro, lascia nostalgia. La stessa cosa successe sette anni fa, quando trasferimmo alle autorità irachene i Centri chirurgici di Erbil e Sulaimaniya.
Quegli ospedali ancora oggi sono un servizio insostituibile per la popolazione del Kurdistan. Funzionano bene, in qualche modo sono ancora "ospedali di Emergency". Buona fortuna Battambang.

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